Salice, un nome una garanzia

A fine ottobre è iniziata una collaborazione con Salice, che è marchio sportivo italiano con linea completa di occhiali e maschere per lo sport che denota particolare attenzione al design e continua innovazione tecnologica per migliorare le prestazioni degli atleti e offrire un prodotto all'avanguardia a chi pratica attività all'aria aperta. Sono numerose le discipline sportive a cui Salice offre il proprio sostegno: dallo sci allo snowboard e al fondo, dal ciclismo al motocross, dalla vela alla canoa. Il nome del brand deriva dal cognome della famiglia fondatrice, Salice appunto, Anna appartiene alla terza generazione e ora è alla guida dell’azienda. Salice oggi come ieri è sinonimo di velocità, sport, energia, adrenalina: concetti su cui questo brand ha sempre concentrato i propri sforzi, in tutti i campi agonistici in cui si è impegnata. Salice è soprattutto design al servizio della sicurezza: i prodotti sono realizzati grazie al prezioso aiuto degli atleti, ed io sono da poco uno di questi, in modo che tutti possano beneficiare della protezione di occhiali e maschere di elevati standard qualitativi. Le collezioni Salice sono garantite dall'"italianità" del prodotto, integralmente realizzato nel Bel Paese: un'affezione alla bandiera che da sempre campeggia su tutti gli accessori in collezione.

Le organizzazioni internazionali e la solidarietà

Sono nuovamente sul treno di ritorno in Ticino dopo due giorni trascorsi a Ginevra dove con alcuni compagni di scuola sono arrivato domenica notte all'una all’Ostello della Gioventù dove abbiamo pernottato. Il primo giorno abbiamo visitato il Centro museale della Croce Rossa Internazionale che è suddiviso in tre sezioni tematiche: congiunzione familiare, la nascita della Croce Rossa e la prevenzione contro le catastrofi. Molto interessante è stato capire quali siano le funzioni di questa prestigiosa Organizzazione Internazionale, che molti ci invidiano, e quali siano le difficoltà, logistiche – diplomatiche e finanziarie con le quali è confrontata. Successivamente in un Palazzo lussuoso, dotato di sale immense, poltrone lussuose e parecchia tecnologia e sicurezza, in un salone di ben 19’000mq di superficie presso il Palazzo delle Nazioni Unite, sorto sulle ceneri del Primo Conflitto Mondiale col nome di Società delle Nazioni, abbiamo assistito al discorso esclusivo del Presidente della Confederazione e dell’OSCE Didier Burkhalter rivolto ad un numeroso gruppo scelto di giovani provenienti da tutta la Svizzera. Per un istante mi sono sentito al vertice del mondo, senza il potere di poterlo cambiare sui due piedi, ma con quello di vedere e capire, quasi toccare, come la politica e la diplomazia di alto rango sia al fronte pronta a decifrare e risolvere i problemi. Certo è che non capita tutti i giorni di farsi un selfie, e parlare di sci con il presidente della Confederazione Didier Burkhalter: una vera emozione aver visto questa parte di mondo.

Si va alla grande!

Sono nel pieno della spirale della mia preparazione fisica in vista della prossima stagione agponistica e allo stesso tempo sto ancora cercando di riabilitarmi al meglio. Attualmente sto svolgendo una preparazione fisica basata sulla forza veloce, continuando ad incrementare la mia massa muscolare che, per quanto attiene alla gamba sinistra oggetto dell'intervento chirurgico ai legamenti crociati lo scorso anno, fatica a raggiungere lo stesso livello della gamba destra prima dell’intervento. Ad ogni modo non mi scoraggio, a detta del mio allenatore Luca Demarchi per tre anni preparatore delle velociste elvetiche e ora allenatore di condizione fisica di Mikaela Shiffrin, sono su un'ottima strada; lavoro sodo e la motivazione resta sempre alta. La grande difficoltà dei miei allenamenti sta solamente nell’essere sempre solo che potrebbe per certi aspetti diminuire la qualità del mio lavoro, ma che però mi da l'opportunità di sbizzarrirmi "inventando" nuovi esercizi. Nel corso del mese di agsoto, come d'abitudine ogni anno, mi sono sottoposto agli esami al cuore, i cui risultati hanno schizzato il mio entusiasmo alle stelle dato che nonostante l'incidente sono riuscito ad aumentare la mia potenza in maniera sigificativa, portandola da 250 a 270 W. Non avrei mai pensato di poter riuscire contemporaneamente a svolgere la mia riabilitazione e allo stesso tempo migliorare la mia prestazione fisica. Super soddisfatto continuo il lavoro in attesa delle prossime trasferta sulla neve e delle prime gare, spingendo sempre l'accelleratore al massimo.

Sintetica, una collaborazione che si prolunga nel tempo

Il periodo estivo è favorevole alle trattative; l'ultima commerciale in ordine di tempo è quella conclusa in questi giorni con l'azienda Sintetica SA di Mendrisio: ritenuta una delle principali società in Svizzera nello sviluppo, produzione e vendita di anestetici locali, analgesici e narcotici, che ha rinnovato il sostegno economico all'attività sportiva di Fabio.

Primi allenamenti sugli sci ad Hintertux

Durante il periodo che va dal 14 al 25 luglio, dopo un anno di pausa forzata, sono finalmente tornato a sciare. Ho effettuato due uscite sulle nevi del ghiacciaio ad Hintertux in Austria, e posso dire che sono soddisfattissimo del lavoro svolto e dell’immediato feeling che ho percepito, anche dei nuovi materiali Völkl che ho in dotazione. Mi sono trovato benissimo sin dalla prima curva, ho ritrovato immediatamente le sensazioni del passato e questo mi ha dato la possibilità di avere maggiore sicurezza nel gesto tecnico; dopo qualche discesa per togliere la ruggine, il mio allenatore Luciano Magi ha introdotto e spiegato gli obiettivi tecnici della sciata che intendiamo applicare d’ora innanzi. Egli mi ha detto che per mesi ha studiato validi competitori di Coppa del Mondo, individuando i fondamentali da adattare alle mie caratteristiche morfologiche, in modo da poter sfruttare al massimo l’allenamento fisico che ho effettuato nella fase di recupero successiva all’operazione (in particolare forza, potenza, equilibrio e coordinazione, forza esplosiva). La meteo non è stata per nulla dalla nostra parte nella seconda uscita, ma nonostante ciò non abbiamo mai mollato e siamo tornati a casa appagati e soddisfatti. La mia autonomia sugli sci risulta essere ancora ridotta a causa dei dolori al ginocchio: su piste così sconnesse, attualmente, non riesco a lavorare per un periodo continuativo superiore alle due ore, perché il ginocchio, molto sollecitato, mi fa ancora male. Il soggiorno sulle nevi austriache è stato molto più proficuo di quello che mi aspettavo, perché non immaginavo di ritrovare con tanta facilità le sensazioni di un tempo; questo appuntamento mi ha permesso inoltre di introdurmi ad un rinnovato gesto tecnico, mi ha concesso svago e rompere il classico ciclo della palestra che mi logorava. Ho trovato una nuova motivazione, mi sono ricaricato, perché nulla è liberatorio come sciare, stare all’aria aperta, e stringere i denti sciando in tutte le condizioni.

Fuori dal tunnel tutto è bianco come neve

Le condizioni di innevamento di fine stagione, perfette nel mio caso necessitando di neve morbida, il tempo favoloso coincidente con le vacanze pasquali e il contributo dei gestori delle piste di Andermatt-Gemstock, sono stati gli ingredienti perfetti per riprendere a sciare alla ricerca delle sensazioni di un tempo. L'esercizio è riuscito: al timore iniziale ha fatto ben presto seguito una sempre maggiore consapevolezza che tutto avrebbe potuto funzionare come prima, tanto che dalle discese ripetitive alla seggiovia del Gurschen (2219 msm) sul finire della settimana hanno fatto seguito quelle continuative dai 2961 msm dal Gemsstock attraverso il ripido ghiacciaio del Gurschen. Consapevole dei rischi che un'eventuale infiammazione al tendine rotuleo avrebbe comportato, mi sono strettamente attenuto ad un programma alternato tra sci e pausa, accompagnato dalla mamma (divertita e coinvolgente) o dal papà (attento agli obbiettivi della sciata e della tecnica). Ora, nel rispetto delle prescrizioni mediche mi accingerò in maggio e giugno, sotto l'occhio vigile di Luca, a sospendere lo sci per dedicarmi alla preparazione fisica specifica in modo da essere pronto, da fine giugno, a risalire con Luciano i ghiacciai austriaci per ritrovare la completezza del gesto tecnico che tanto mi dava soddisfazione e motivazione nelle prove cronometrate precedenti l'incidente del luglio 2013.

Intravvedo la fine del tunnel

Olivier Siegrist (nella foto di Gérard Berthoud), è uno dei 10 medici che segue le squadre svizzere maschili e femminili di sci alpino durante gli allenamenti e le grande competizioni internazionali. Nel curriculum di Olivier figurano tra gli altri molti campioni dello sport, e non solo svizzeri. Ho avuto la fortuna che lui si occupasse anche del mio caso, primo con la diagnosi, poi l'operazione e quindi la definizione ed il controllo degli obbiettivi durante la riabilitazione. Nel corso dell'ultima verifica che si è tenuta a Martigny nel corso del corrente mese di marzo, Olivier mi ha dato una notizia sensazionale ed in parte inattesa essendo trascorsi solo 5 mesi e mezzo dall'intervento chirurgico: in aprile potrò ricominciare a sciare. Si tratta sicuramente della migliore evidenza che il costante lavoro svolto con l'aiuto del terapista Willy Soer durante questi mesi si è rivelato proficuo.

Si ritorna a lavorare duro

Il Centro Sportivo di Tenero, dopo la casa, è il mia secondo punto di riferimento; fortunatamente dista dal mio domicilio solo poche fermate del bus, in altre parole in 15 min arrivo e/o rientro; è lì che frequento la scuola ed è pure in questo posto che trascorro lunghe ore del mio tempo a ... sollevare ferro.

Un carioca a Minusio, Fabio Guglielmini corre per la nazionale brasiliana. Un infortunio gli impedisce di partecipare alle Olimpiadi di Sochi

Espansivo, loquace, allegro. Fabio Guglielmini, classe 1994, nazionale brasiliano di sci alpino, porta in sé tutta la carica del popolo carioca. Per lui, giovane adottato da una famiglia svizzera, cresciuto a Minusio, questo è un periodo particolare. Perché dopo le ultime prestazioni della passata stagione, tutto sembrava andare in un’unica direzione: Sochi 2014. «Invece un dannato infortunio, lo scorso luglio su un ghiacciaio austriaco, ha fatto saltare tutto. Il ginocchio ha ceduto, ho rotto i legamenti. I tempi di recupero sono lunghi, i Giochi me li guarderò in tivù». Fabio, per anni legato ai colori dello Sci Club Sporting Gottardo, e avvicinatosi allo sci grazie al padre adottivo Gabriele, ex allenatore della nazionale, avrebbe avuto tutte le carte in regola per essere protagonista nella rassegna olimpica. Lui che all’ultimo mondiale assoluto di Schlamding aveva stupito tutti per i suoi passi da gigante. «Sono partito dall’81esima posizione e ho chiuso le prove al 30° posto, mancando le gare ufficiali per soli cinque posti». Anche i risultati ottenuti in competizioni come la Coppa Veneto erano dalla sua parte. «Avevo ritrovato le migliori sensazioni. Come quando gareggiavo nelle categorie giovanili. Incredibile, visto che ero reduce da una pesante crisi. Ho avuto però la fortuna di incontrare un allenatore, Luciano Magi, che mi ha saputo ridare stimoli. Avrei voluto fare strage di punti nel campionato sudamericano, ma poi è arrivato il crack». È un rapporto per certi versi travagliato quello che Fabio ha avuto finora con lo sci. «Sono abituato alle difficoltà. Nel 2009 mi sono fratturato tibia e perone. Ma ce l’ho fatta comunque a rimettermi in forma. Sono un combattente». Gli ultimi 5 anni sono stati particolari per il giovane brasiliano, che ora frequenta la Scuola per sportivi di élite di Tenero. «È strano pensare che tu gareggi per il Brasile, ma ti alleni in Europa. La mia sede di riferimento è a migliaia di chilometri di distanza, ho pochi contatti con i miei compagni di squadra. Così è difficile creare amicizie stabili. Non hai radici e la vita sociale ne risente. Ho dovuto maturare in fretta». Infine, si scherza sul Brasile. Famoso per il calcio, per lo judo, per il nuoto. Non certo per lo sci. «Noi ragazzi che viviamo in Europa rappresentiamo una risorsa per lo sci brasiliano, che altrimenti non avrebbe un vivaio a cui attingere. Certo che se girasse qualche sponsor in più, non sarebbe male…». Estratto dal quindicinale La Cooperazione https://www.cooperazione.ch/Un+carioca+a+Minusio

Finalmente mi hanno operato, ma ho tanto male

All'Ospedale Cantonale di Martigny in Svizzera, martedì 1° ottobre di mattino presto, primo paziente della serie giornaliera, alle 8.30 sono entrato in sala operatoria e vi sono rimasto per due ore e mezzo; il dott. Olivier Sigrist, medico ortopedico altamente referenziato nel modo dello Sport di competizione ed in particolare dello sci, ci ha messo di tutto e di più per ripristinarmi un ginocchio che probabilmente da parecchi anni risultava disporre di legamenti crociati fortemente lesionati e che ad Hintertux, sotto la spinta di un modo di sciare sempre più prestante, quest'estate ha definitivamente ceduto. A pochi giorni dall'operazione soffro ancora parecchio dei postumi dell'intervento chirurgico, e aspetto fiducioso di poter rientrare a domicilio. Ringrazio tantissimo la mamma che è stata al mio fianco durante tutta la degenza in ospedale e Carlo che ha dovuto per questi giorni farne a meno.

Abbiamo trasformato un incidente in un'opportunità

L'incidente al ginocchio sx e la prossima operazione con conseguente interruzione per almeno 6 - 7 mesi dell'attività sportiva, improvvisamente ha modificato il mio percorso educativo, costringendomi con la famiglia a cercare la migliore soluzione per occupare propositivamente il tempo disponibile pensando alla professione. Inizio quindi oggi un percorso formativo presso la Scuola Professionale Sportivi d'élite ubicata al Centro Sportivo Nazionale della Gioventù di Tenero, che mi porterà al conseguimento di un Attestato Federale di Capacità e, fermo restando il desiderio di giocarmi la partecipazione alle Olimpiadi in Corea del 2018, mi faciliterà nel conciliare gli studi allo sport.

Volo da solo in aliante

La data di sabato 3 agosto 2013 rimarrà scolpita nella roccia della mia memoria, corrispondendo al giorno del mio primo volo in solitaria, una tappa fondamentale nel percorso scelto di accedere al mondo del volo.

Sono giovane e vado a pezzi

Le radiografie e l'esito delle risonanze magnetiche sono eloquenti: rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro, nessuna presumibile lesione al menisco: l'intervento chirurgico sa da fare. Innanzitutto però una riabilitazione per riportare la mobilità e la muscolatura allo stato originale ed avere un decorso post operativo più celere.

Si riprende sulla neve del ghiacciaio di Hintertux

Ho ricominciato bene, dopo due settimane di forzato riposto, da dove avevo dovuto terminare: da Hintertux. Il ginocchio lesionato, reagisce bene, mi rende felice e luminoso come il sole che riflette sulla neve del ghiacciaio e sulla plastica verde degli scarponi nuovi che sto testando e che mi soddisfano.

Mobilità limitata del ginocchio

Hintertux, ultimo giorno, Slalom Gigante, 5a manches, fondo apparentemente ghiacciato, in curva, massima pressione, velocità sostenuta, la neve improvvisamente si rompe sotto i piedi, si forma il buco, rimango incastrato, reagisco, esco, mi prendo una botta d'inferno! Ho male, tanto male! Forte distorsione del collaterale del ginocchio sinistro! Grande spavento, tanta fortuna, me la cavo con 10gg di pausa e terapia.

Sao Paolo del Brasile, tanti milioni di abitanti ed emozioni

Per chi ha l'abitudine a Minusio, sotto tutti gli aspetti, un altro mondo.

A Caprile i primi test fisici

Tanta fatica, tanti pollini e altrettanta difficoltà a respirare: ciò nonostante, con tanto carattere e soddisfazione ho superato i test fisici d'entrata che sono stati organizzati da Luciano, il mio allenatore.

È fine aprile già si lavora per il prossimo anno

Il tempo piovoso di questa primavera più umida del normale non mi impedisce di recarmi giornalmente al Centro Sportivo di Tenero www.cstenero.ch per preparmi atleticamente.

Quanto è bello sciare in primavera

Le giornate sono già più lunghe e sono cambiate le temperature; competere di marzo è bellissimo e l'auspicio per ottenre buoni risultati è maggiore.

È ritornato il sorriso

Me lo hanno detto in molti, famigliari, amici e conoscenti: era assolutamente opportuno ritornare a sorridere per dare evidenza al piacere di praticare lo sci.

Le meravigliose piste di Fertezze

Tanta neve e sole, corrisposti da rinnovata motivazione e tantissima voglia di fare.

La base sportiva dell'Accademia dello sport

Nel bel mezzo delle Dolomiti c'è Alleghe www.montecivetta.it/associazioni-turistiche/, una località schiva ubicata in posizione strategica ad un ora d'auto al massimo dalle piste da sci più conosciute e famose del Nord Est.

Cambio a stagione iniziata lo staff tecnico

Luciano Magi, di Alleghe, è il mio nuovo allenatore ed è alla testa dell'Accademia dello Sport con sede a Settimo Milanese - MI

Testa bassa, raccolti i cocci si torna a casa

Sono soddisfatto del mio 30° posto nella gara di qualifica alla manifestazione principale di Slalom Speciale alla quale accedono solo i primi 25; poca soddisfazione invece nella gara di Slalom Gigante che non mi ha visto classificato.

Ambiente sereno e gare di alto livello

Non c'è altro da dire: "solo chi ha la fortuna di partecipare a questi eventi può capire cosa perde chi per contro non lo può"

L'ultima tappa prima dei WM di Schladming

A Bosco Chiesanuova malgasangiorgio.net nel Parco Naturale Regionale della Lessinia si tengono le ultime competizioni di Slalom www.fis-ski.com/uk/604/1228.html prima della trasferta a Schladming.

Gigante all'ombra della "Civetta"

A Zoldo www.valdizoldo.net/index_inverno.html all'ombra del Massiccio del Civetta, un gruppo di montagne dolomitiche di rara bellezza si tengono due gare www.fis-ski.com/uk/604/1228.html di Slalom Gigante.

L'incantesimo del "Bianco Natale"

Siamo in gennaio, a Folgaria in Trentino www.visittrentino.it/it/localita/folgaria, e l'inverno ci appare quasi per magia davanti gli occhi; siamo al bar in attesa di poter andare ad allenarci.

Arriverà mai l'inverno quest'anno?

Sono preoccupato, perplesso e mi domando se mai arriverà abbondante la neve quest'anno!

In Austria sulle orme dei prossimi Campionati del Mondo di Schladming

Lo sci è sinonimo di lunghe trasferte: questa volta ci troviamo a 5 ore da casa in Austria, a sub-odorare il clima mondiale che invaderà Schladming nel corso del prossimo mese di febbraio

Pronti, partenza, via: la nuova stagione agonistica al cancelletto di partenza

Siamo in dicembre e ci si confronta nelle prime gare in calendario; al Passo Monte Croce www.suedtirolerland.it/it/sport-invernali/aree-sciistiche-dell-alto-adige/alta-val-pusteria.html è una bellissima mattina, fa freddo e siamo incapucciati; le Dolomiti sullo sfondo, con il sole dell'alba ci sorridono.

Le montagne: uno scenario di colori

È ottobre, di mattina presto, ad Hintertux www.hintertuxergletscher.at/en/home.html, vento raso ghiacciaio e temperature gelide: oltre pochi "duri" come me, il niente.

Dopo il Sud America, di nuovo sugli sci sui ghiacciai alpini europei

Ad Hintertux in Austria, il mattino presto è già fermento e una miriade di giovani sciatori pullula sul piazzale d'accesso agli impianti, agitata, per raggiungere il prima possible la cabinovia.

Inizia un nuovo percorso per concretizzare il mio sogno da bambino

L'elicottero che con lo sci è la mia vera passione: dopo un stage estivo di 10 giorni presso Heli Rezia, da settembre la mia collaborazione professionale con l'azienda di San Vittore sarà regolare e continuativa

Allenamento a Cortina d'Ampezzo

Ieri nevicava, oggi condizioni da schianto: una leggenda: che bello sport che mi sono scelto!

Un posto dove il lupo e l'orso sono a portata di mano

Bellissimi, mansueti, quasi irreale: per chi non crede questo è Roccaraso

In versione turista

Tra una gara e un allenamento, pur alloggiando in quota a portata di piste, non è mancato il tempo per una visita turistica alla cittadina

La cerimonia di apertura dei Campionati del Mondo di sci alpino

Momenti emozionanti e di brivido, ricordi destinati a durare nel tempo

Aprire le finestre il mattino e godersi il panorama delle Dolomiti

Vale la pena venire a Pozza di Fassa e al Passo Pellegrino non fosse altro per lo spettacolo scenografico offerto dalle montagne circostanti

Trasferta in Provenza -F-, gare internazionali FIS a Risoul e Vars

Le condizioni molto difficili della pista, particolarmente ghiacciata, oltre il sottoscritto hanno messo in difficoltà molti competitori, e la parte finale del tabellone, con i risultati della prima manche, lo sta a dimostrare

NJR gara internazionale, Pozza di Fassa - Italia, gennaio 2012

Slalom gigante FIS, www.fis-ski.com/uk/604/610.html a Pozza di Fassa in Trentino www.fassa.com

Brazilian Ski Team, Nevado Valley - Cile, agosto 2011

la squadra di sci alpino del Brasile www.cbdn.org.br a Valle Nevado www.vallenevado.com/en/ in Cile: da destra Fabio, Tamara Gisem (allenatrice assistente), Jonny Longhi e Chiara Marano (atleti), Pedro Cavazzoni (DT) e Beppe Trevisan (allenatore)

WM, Campionati del Mondo di sci alpino, Garmisch - Germania, 2011

Fabio, che ha partecipato alle gare di qualifica, ai WM Campionati del Mondo di sci alpino di Garmisch 2011 con www.fis-ski.com/uk/604/613.html al traguardo della gara di SL